Il mio approccio

Pratica e concreta: mira alla risoluzione di problemi psicologici concreti. Ad esempio: riduzione dei sintomi depressivi; eliminazione di attacchi di panico e della eventuale e concomitante agorofobia; la riduzione o eliminazione di rituali compulsivi o di malsane abitudini alimentari; promozione delle relazioni con gli altri; diminuzione dell’isolamento sociale, e così via.

Centrata sul “qui ed ora”: è centrata sul presente, più di alcune tradizionali terapie, e mira a ottenere cambiamenti positivi, aiutando il paziente a uscire dalla trappola, piuttosto che spiegargli solo come ci è entrato.

Orientata allo scopo: il terapeuta elabora con il paziente stesso, già durante i primi incontri, un piano di trattamento che si adatti alle sue esigenze. Si preoccuperà, poi, di verificare, periodicamente, i progressi in modo da controllare se gli scopi siano stati raggiunti.

Attiva e Collaborativa: paziente e terapeuta hanno entrambi un ruolo attivo. Il terapeuta cerca di insegnare al paziente ciò che si conosce dei suoi problemi e delle possibili soluzioni ad essi; il paziente, a sua volta, lavora al di fuori della seduta terapeutica, per mettere in pratica le strategie apprese in terapia, svolgendo dei compiti che gli vengono assegnati ogni volta.

A breve termine: grazie alla collaborazione che si crea tra paziente e terapeuta, questo tipo di approccio può essere, ogni qualvolta possibile, di breve durata.

Scientificamente fondata: diversi studi controllati hanno dimostrato che è efficace almeno quanto gli psicofarmaci nel trattamento della depressione e dei disturbi d’ansia, e assai più utile nel prevenire le ricadute.

In virtù  dell’ opportuna globalità della presa in carico, laddove necessario, è possibile per chi lo desidera, avvalersi del sostegno di altri professionisti del benessere con i quali cooperare al miglioramento del proprio status psico-fisico.