Scopri cosa sono le convinzioni limitanti, quei pensieri che penalizzano la qualità della tua vita.
Ogni giorno quello che scegli, quello che pensi e quello che fai, è ciò che diventi.
ERACLITO
Vuoi conoscere quali sono i pensieri che devi assolutamente evitare per vivere una vita piena, ricca e significativa?
Bene, allora continua a leggere!
Oggi voglio parlarti delle convinzioni limitanti, ovvero di quelle autovalutazioni negative che riguardano il modo in cui si ritiene di dover essere – o che gli altri e il mondo debbano essere – e che di conseguenza determinano il grado delle nostre azioni e delle nostre emozioni.
Il modo in cui ci sentiamo e ciò che sperimentiamo nella realtà, mediante i comportamenti, deriva in gran parte da quello che pensiamo.
Nell’articolo precedente ti ho già parlato del nostro sistema di credenze, ovvero di tutte quelle convinzioni profonde che sono le fondamenta della qualità della nostra vita.
Sappiamo che esiste una profonda interconnessione tra la nostra mente e il nostro corpo.
Infatti l’ipofisi – una ghiandola endocrina, posta nella scatola cranica, che secerne ormoni – intercetta ogni nostro pensiero e innesca un’attivazione ormonale nel nostro corpo, che va a provocare sensazioni specifiche, le quali sono in grado di renderci più o meno energici e funzionali.
Le convinzioni limitanti
In generale possiamo definire convinzioni limitanti l’insieme di pensieri, continui e profondamente radicati, che bloccano e limitano le nostre azioni.
Mentre, sono potenzianti tutti i pensieri che permettono di esprimere il proprio potenziale.
Possiamo avere convinzioni limitanti su ogni area della nostra vita: su noi stessi, sulle relazioni sentimentali, sulla sessualità, sul successo, sul denaro, sulla spiritualità…
Per esempio, alcune convinzioni limitanti sulla vita potrebbero riguardare:
l’essere troppo vecchio o troppo giovane per affrontare una determinata esperienza;
pensarsi sfortunato in certi ambiti;
in amore potrebbero riguardare il non ritenersi abbastanza attraente;
le persone ricche sono materialiste superficiali e senz’anima…insomma potremmo andare avanti all’infinito!
Molteplici, dunque, possono essere le storielle che ci auto-raccontiamo e che inevitabilmente fungono da freno, o da acceleratore, al fluire abbondante e armonico della nostra esistenza.
Per questo in psicoterapia, spesso al centro del lavoro, vi è proprio l’analisi degli schemi di pensiero ricorrenti e la loro ristrutturazione, oltre che la scoperta della loro origine.
Un po’ di storia della psicologia.
Già nel 1955 Albert Ellis ritenne che, varie forme di disagio psicologico ed emotivo, possono essere conseguenza di convinzioni limitanti, spesso distorte e irrazionali, con le quali s’interpretano gli eventi.
Ellis è considerato il padre fondatore della terapia REBT, ovvero della terapia comportamentale razionale-emotiva (Rational Emotive Behavior Therapy/REBT), basata proprio sull’interazione reciproca tra cognizioni, emozioni e comportamento.
Negli anni ’70, Albert Ellis insieme ad Aaron T. Beck, entrambi considerati i primi grandi esponenti della terapia cognitiva, influenzarono molti rappresentanti della terapia comportamentale, come Albert Bandura, Arnold Lazarus,ed altri.
Tale influenza, di fatto reciproca, promosse la nascita della PSICOTERAPIA COGNITIVO-COMPORTAMENTALE, la modalità di trattamento che io stessa adotto in terapia e di cui ti parlo – se vuoi saperne di più leggi qui.
Nell’ottica di questa influenza reciproca tra le due correnti, si è giunti alla conclusione che, durante il processo del pensiero, possono verificarsi degli errori nell’elaborazione degli input – definiti distorsioni cognitive da Beck – che danno origine alla nascita di convinzioni limitanti – definite da Ellis convinzioni irrazionali.
Infatti, quando i dati concreti esterni vengono trasformati internamente in qualcosa di diverso dai dati originali, allora avviene una vera e propria distorsione della realtà.
Ellis ritenne possibile migliorare lo stato psicologico delle persone, mediante la trasformazione delle credenze irrazionali non adattive, ossia di un modo di pensare illogico e distorto, in credenze razionali.
Per approfondire Le 11 convinzioni irrazionali di Ellis.
Nel frattempo, se pensi di avere una o più convinzioni limitanti che in qualche modo penalizzano la qualità della tua vita, se hai domande da farmi o dubbi da chiarire, non esitare a contattarmi tramite il modulo Contatti del sito, sarò lieta di risponderti.
Inoltre, ti invito a seguire le mie pagine Facebook – Dott.ssa Mariangela De Rogatis – e Instagram – @balance_psi – dove troverai spunti e suggerimenti quotidiani per il tuo benessere e la tua crescita personale.
Grazie e a presto.
Leave a Comment