Ah, le emozioni … tutti ne proviamo, tutti ne parliamo, ma ti sei mai chiest* effettivamente cosa sono e che funzione hanno nella tua vita?
Continua a leggere questo articolo per scoprirlo!
Non dimentichiamo che le emozioni sono i grandi capitani della nostra vita e che obbediamo a loro senza saperlo.
VINCENT VAN GOGH
Bella questa frase di van Gogh, e sicuramente esemplificativa di quello che sono le emozioni nelle vite di ognuno – dei capitani cui obbediamo senza saperlo – ovvero delle componenti soggettive che accompagnano la condotta di un individuo.
In generale, si può dire che le emozioni sono reazioni aventi valore adattivo, determinate da esperienze piacevoli o spiacevoli, esterne o interne, caratterizzate da reazioni somatiche e da determinate qualità affettive.
In realtà, dare una definizione specifica di emozione è difficile, si tratta di un’esperienza psicologica complessa, inoltre non esiste un’unica teoria a riguardo, ma ognuna si è concentrata su aspetti specifici dell’argomento.
Le 5 componenti delle emozioni
Se le prime teorie, di James e Lange (1884), mettevano in evidenza la componente fisiologica delle emozioni, teorie successive si sono concentrati su quella cognitiva (Schacter-Singer).
Oggi le emozioni sono considerate un sistema multi-componenziale, articolato fondamentalmente in 5 componenti:
1. Cognitiva: l’individuo valuta e attribuisce significato alle reazioni messe in atto dall’organismo, che lo stimola a far fronte agli eventi.
“È il significato che attribuiamo agli eventi che crea le emozioni, e non gli eventi stessi” (Lazarus, 2006).
2. Motivazionale: considera le emozioni come una disposizione ad agire per soddisfare i bisogni, quindi regolare il comportamento in relazione ai desideri e agli scopi.
3. Espressivo-comunicativa: presenza di configurazioni facciali e altre manifestazioni non verbali, universali e specifiche per ogni emozione (per esempio gestualità, espressività, postura e via dicendo).
4. Sociale: dipende dal contesto e dalle relazioni, ogni emozione è percepita in modo personale, secondo il proprio vissuto.
5. Fisiologica: reazioni corporee connesse alle diverse emozioni, sollecitate dal Sistema Nervoso Autonomo, dal Sistema Nervoso Centrale e dal Sistema Endocrino.
La risposta fisiologica si può riscontrare attraverso alcuni segnali corporei come ad esempio l’aumento del battito cardiaco, sudorazione, alterazione della frequenza respiratoria e così via.
Ti faccio un esempio per spiegare queste definizioni.
Sei in attesa dell’autobus, già in ritardo per un colloquio di lavoro.
L’autobus tarda ad arrivare, inizi a pensare che non farai in tempo per il tuo colloquio, perderai l’occasione di cambiare lavoro e probabilmente questo genererà un’emozione di ansia.
Forse comincerai a percepire un aumento del battito cardiaco o un’alterazione della respirazione (componente fisiologica), un aumento della preoccupazione (componente cognitiva) e il tuo volto diventerà serioso e cupo (componente espressivo-comunicativa).
Lo stesso discorso varrebbe, se invece di provare ansia, provassi felicità, anche se l’emozione provata è completamente diversa, comunque potresti riconoscere tutte le componenti appena descritte.
Non solo le componenti delle emozioni si presentano spesso in contemporanea, ma si influenzano a vicenda e interagiscono tra loro.
Questo particolare è molto interessante, perché riconoscendo il funzionamento del “sistema emozione” possiamo sfruttarlo a nostro favore.
Ad esempio, se hai bisogno di calmarti puoi lavorare sui tuoi pensieri (componente cognitiva) oppure sul respiro (componente fisiologica) per migliorare la situazione.
A cosa servono le emozioni?
La funzione più importante delle emozioni è quella adattativa, ovvero favoriscono il processo di adattamento all’ambiente circostante.
A livello evolutivo hanno lo scopo di proteggerci, aiutarci a riconoscere i pericoli e di conseguenza a difenderci, garantendo la sopravvivenza.
Il primo a descrivere quest’aspetto fu Charles Darwin, quando, nel 1872, parlò dell’espressione delle emozioni nell’uomo e negli animai, dimostrando l’utilità di questa caratteristica che permette all’una e all’altra specie di sopravvivere e progredire.
Se ad esempio stai camminando per strada e una bici ti sta per venire addosso, automaticamente ti sposti, giusto?
Ebbene è stata un’emozione a metterti in salvo.
Il tuo occhio ha percepito il pericolo e il corpo si è attivato per farti spostare perché hai provato paura.
Lo stesso meccanismo, o sequenza di comportamenti e pensieri, si verifica anche con le altre emozioni, se la paura ti aiuta a evitare i pericoli , al contrario la felicità, ad esempio, ti è di sostegno nell’affrontare nuove sfide.
Come vedi, tutte le emozioni, sia quelle che pensiamo negative, che quelle positive, in realtà sono utili e necessarie da un punto di vista evolutivo.
Nella vita quotidiana, avrai notato quanto sia difficile misurare o descrivere in modo oggettivo un’emozione, spesso nel giro di pochi minuti siamo capaci di provarne un ampio ventaglio.
Ognuno le sperimenta a modo suo, ma per tutti rappresentano una sorta di sentinelle che indicano il grado di benessere, o malessere, che si sta provando.
Le emozioni hanno quindi 3 funzioni fondamentali:
1. Predisposizione all’azione: come detto sopra, sono fondamentali alla sopravvivenza, fornendo un sistema rapido di risposte, involontarie e automatiche, ad azioni esterne, inducendo a mettere in atto comportamenti adeguati.
2. Comunicazione con gli altri: la componente espressivo-comunicativa fornisce a chi ti sta intorno un segnale importante sul tuo stato.
Espressioni facciali, tono di voce o postura, dovute all’emozione provata, comunicano all’esterno come ti senti, anche senza bisogno di usare le parole.
3. Comunicazione con se stessi: le emozioni possono aiutarti a capire come stai.
Sono dei segnali che ti avvisano se stai facendo la cosa giusta, se stai perseguendo i tuoi obiettivi, se stai passando una buona giornata o se c’è bisogno di un cambiamento nella tua vita.
Conclusioni
Le emozioni sono sicuramente delle alleate, utili e necessarie, ma non basta sapere cosa sono e che funzioni hanno.
A volte, può capitare che le emozioni non vengano riconosciute, oppure che l’intensità provata diventi eccessiva, allora è essenziale imparare a gestire lo stato emotivo.
In questi casi, fattori appresi del proprio vissuto o eventi traumatici, rendono vulnerabili, e le emozioni possono essere percepite come nemiche.
Quando senti di non essere in grado di far fronte a questo tipo di situazioni, la psicoterapia può aiutarti a gestire e affrontare al meglio l’intensità delle emozioni.
Tanto più nel momento attuale, con l’emergenza sanitaria in atto, vivere in modo sano le proprie emozioni è più che necessario.
Imparare a vivere le emozioni, senza temerle o nasconderle, è di fondamentale importanza per il tuo benessere e per una migliore qualità di vita.
Per raggiungere questo scopo è necessario diventare consapevoli della propria “intelligenza emotiva”.
Ma questa è un’altra storia, di cui ti parlerò nei prossimi articoli.
Se senti di avere domande o senti che, in questo momento, le tue emozioni sono difficili da gestire, puoi scrivermi tramite il modulo che trovi alla fine di questo articolo, oppure trovi tutti i miei recapiti nella pagina Contatti di questo sito.
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Ricorda: “È sempre il momento giusto per prendersi cura di sé, sentirsi meglio si può!”
A presto.
Dott.ssa Mariangela De Rogatis
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