Mi chiamo Mariangela De Rogatis, sono Psicologa e Psicoterapeuta, in questa breve serie di articoli, dal titolo “La psicologa? Perché?” , voglio parlarti del mio meraviglioso lavoro.
Continua a leggere per saperne di più.
Psicologia: scienza de’ sentimenti, delle passioni e del cuore umano.
Giacomo Leopardi
Ti è mai capitato di provare difficoltà o disagio e pensare di rivolgerti a un* psicolog*, ma prontamente qualcuno, o i tuoi stessi pensieri, ti hanno rivolto questa domanda:
“La Psicologa? Perché?”
La risposta giusta è: perché prendersi cura di sé, è il dovere di ognuno, la propria salute mentale e il proprio benessere psicofisico sono alla base di una vita sana e appagante.
Sai, in questi anni di esperienza come Psicologa, ho notato che, intorno alla mia professione, ruotano ancora tutta una serie di pregiudizi e anche un po’ di confusione.
Chiedere l’aiuto di un* psicolog* genera sempre alcune incertezze o perplessità, basate su tutta una serie di pregiudizi, che il più delle volte si trasformano in limiti e ostacoli per il raggiungimento del proprio benessere psicofisico.
Purtroppo, viviamo in tempi molto competitivi, e affrontare o parlare apertamente delle proprie difficoltà, soprattutto se riguardanti la sfera psico-emotiva, è ancora un tabù per tanti.
Infatti, nonostante i grandi passi in avanti che la società ha compiuto, è presente una certa paura e titubanza nel rivolgersi a uno psicologo.
Pertanto, il mio intento è di chiarire alcuni di questi “dubbi” e porre l’attenzione su quanto sia importante prendersi cura del proprio benessere mentale.
Con questa rubrica, voglio farti conoscere il mio lavoro e il sostegno che può darti per la tua serenità e la tua crescita.
Partiamo dalle basi, con un po’ di definizioni, per rispondere ad alcune delle domande che mi sento rivolgere più frequentemente.
Psicolog*, Psicoterapeuta, Psichiatra, quali sono le differenze?
All’inizio ti ho detto che io sono una Psicologa-Psicoterapeuta, ma che significa?
Esistono diverse figure professionali che si occupano della persona e del suo benessere mentale, con strumenti e finalità differenti tra loro.
Queste diverse professionalità, condividono nel loro nome la stessa radice:
Psyché ( ψυχή ) = anima, mente , quindi tutte hanno come centro del loro interesse la mente e i suoi funzionamenti.
Psicolog*: professione sanitaria (L.18/02/89, n. 56 “Ordinamento della professione di psicologo”) che può essere esercitata dopo aver conseguito una laurea magistrale in Psicologia, aver superato un esame di Stato ed essere iscritti all’apposito Albo Professionale.
Attraverso l’uso di strumenti conoscitivi, l* Psicolog* si occupa di prevenzione, diagnosi, attività di abilitazione-riabilitazione e di sostegno in ambito psicologico rivolte alla persona, al gruppo, agli organismi sociali e alle comunità.
Se l* psicolog* non è abilitato o specializzato alla Psicoterapia, non può trattare disturbi psicologici o psichiatrici.
Non è un medico, quindi non può prescrivere farmaci.
Esiste un Codice Deontologico che regola la professione, ne stabilisce doveri e limiti.
Psicoterapeuta: è un* laureat* in Psicologia o Medicina che ha poi conseguito una specializzazione post universitaria in psicoterapia (con durata almeno quadriennale) presso una scuola di specializzazione pubblica o privata (ex art. 3 della Legge n° 56 del 18 febbraio 1989).
Attraverso la psicoterapia è possibile trattare disturbi psicopatologici, senza l’uso di farmaci.
Psichiatra: è un* laureat* in Medicina e Chirurgia con specializzazione post-lauream in psichiatria.
In questo caso, essendo un medico, può prescrivere psicofarmaci, si occupa della prevenzione, cura e riabilitazione di disturbi mentali e patologici.
A questo punto la domanda successiva è: come capire a chi rivolgersi?
Generalmente, quando si prova un disagio che va a influenzare negativamente la qualità della propria vita è sempre utile rivolgersi a un* psicolog*.
Con l* psicolog* si valuta la natura della problematica presentata, per poi capire se sia più o meno opportuno iniziare una psicoterapia oppure rivolgersi a uno psichiatra.
Se il disagio provato mostra una sintomatologia, cioè segni tangibili di malessere psicofisico o psico-emotivo, allora è sempre necessaria una psicoterapia.
Come funziona una psicoterapia?
Quando si prende in considerazione l’idea di iniziare una Psicoterapia, subentrano numerose domande e dubbi riguardo a cosa significa e quanto può durare.
La Psicoterapia è un vero e proprio percorso, che non ha un tragitto predefinito, mentre il suo punto d’arrivo è uno solo: accompagnare il/la paziente nel conoscere se stess* e migliorare così la propria qualità di vita, attraverso la consapevolezza delle proprie risorse.
Per accompagnare un individuo nel raggiungere tale scopo, esistono diversi tipi di terapie psicologiche, ognuna con caratteristiche specifiche.
Il mio orientamento psicoterapeutico è quello Cognitivo-Comportamentale.
Il termine “cognitivo” fa riferimento al modo in cui le persone pensano e attribuiscono significato alle varie situazioni della vita, mentre “comportamentale” riguarda le diverse connessioni fra le situazioni problematiche e le reazioni abituali di una persona ad esse.
Il mio lavoro consiste nell’analisi dei pensieri e delle emozioni che predispongono a diversi comportamenti disfunzionali per poterli riconoscere e successivamente modificare.
Si tratta di una terapia co-partecipatviva in cui il paziente è coinvolto attivamente fin dalle prime fasi nel percorso di crescita personale.
Per semplificare si può dire che la Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale è:
– pratica e concreta
– centrata sul qui e ora
– orientata allo scopo
– attiva e collaborativa
– a breve termine
– scientificamente provata.
Per quanto riguarda i tempi è difficile essere precisi, ma ogni qual volta possibile, può essere di breve durata, ma non esiste un tempo specifico.
Tutto dipende da diversi fattori quali, ad esempio, la situazione di partenza, gli obiettivi da raggiungere, la predisposizione personale del paziente, si tratta di un vero e proprio lavoro su se stessi ed è impossibile quantificarne a priori la durata.
Inoltre, è giusto ricordare in questa sede, che la normativa fiscale italiana prevede che le prestazioni erogate da un* psicolog* possano essere detratte nella Dichiarazione dei Redditi, in quanto prestazioni sanitarie.
Conclusioni
Rivolgersi ad un* psicolog* genera sempre incertezze e perplessità, spesso legate a una non approfondita conoscenza di questa professione.
Per tanto è giusto e normale, provare esitazione prima di rivolgersi ad un* psicolog*, ma è altrettanto giusto essere consapevoli che l’aiuto di un* professionista della salute mentale può davvero fare la differenza, nell’intraprendere e affrontare il cammino verso quel cambiamento tanto necessario per il proprio benessere.
Bene, per ora mi fermo qui, continua a seguire il mio blog, nel prossimo articolo ti parlerò di “Psicologia e Pregiudizio”.
Stay tuned!
Se hai dubbi o vuoi farmi domande riguardo l’argomento trattato in questo articolo non esitare a contattarmi, trovi i miei recapiti nella pagina Contatti.
Inoltre, ti invito a seguire le mie pagine social, Facebook – Dott.ssa Mariangela De Rogatis– e Instagram – @balance_psi – dove troverai spunti quotidiani utili alla tua crescita personale.
Ricorda: È sempre il momento giusto per prendersi cura di sé, sentirsi meglio si può!
Grazie per aver letto questo articolo e a presto!
Dott.ssa Mariangela De Rogatis, Psicologa-Psicoterapeuta
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