Body shaming è un termine di cui ultimamente si sente, purtroppo, parlare troppo spesso.
In realtà si tratta di un fenomeno che è sempre esistito. Cos’è cambiato allora?
In primo luogo la facilità di diffusione che il web permette a un certo tipo di offese e di linguaggio.
In quest’articolo cercheremo di capire come funziona e cosa accade quando si è vittima di bodyshaming, ma anche cosa spinge un individuo a rivolgere insulti di tale portata nei confronti di un altro.
Ho finalmente capito che essere riconoscente verso il mio corpo era la chiave per dare più amore a me stessa.
Oprah Winfrey
Postare, condividere, commentare.
Tre verbi che probabilmente usi centinaia di volte, in modo più o meno inconsapevole, durante la tua giornata.
È una cosa sbagliata? Assolutamente no.
Infatti, il problema nasce quando si perde di vista il significato di un’immagine, quando si scambia un’immagine per la realtà.
Il mondo dei social – e dei media in generale – ci espone continuamente a rappresentazioni di vite e corpi, apparentemente perfetti.
Pertanto, questo continuo “guardare” a modelli irraggiungibili, genera un’enorme frustrazione da parte di chi si sente non adeguato e non vicino a quei canoni.
L’espressione body shaming può essere tradotta come “far vergognare qualcuno del proprio corpo”.
Nella società attuale, questo fenomeno ha trovato un terreno fertile soprattutto nei social e provoca conseguenze gravissime nella vita delle persone che ne vengono colpite.
Infatti, il web permette a chi lo attua di agire tranquillamente, perché protetto dall’anonimato, e di diffondere in modo esponenziale il messaggio.
Cos’è il body shaming?
Il body shaming è una forma di bullismo, caratterizzato da insulti, giudizi e commenti denigratori, che vanno a colpire caratteristiche fisiche del corpo di chi ne è vittima.
L’hater aggredisce un individuo su quegli aspetti che sono per tutti fonte di insicurezza, proprio in virtù dei canoni estetici universalmente riconosciuti di cui ti parlavo prima.
Lo scopo è solo quello di umiliare.
Chiunque può esserne vittima.
Perché ciò che accomuna le vittime è l’essere attaccate nell’apparenza, in quanto non ritenute all’altezza di determinati “criteri di bellezza”.
Di conseguenza l’aspetto esteriore diventa unità di misura del valore di un individuo.
Ma, nonostante possa riguardare, uomini e donne, è purtroppo l’universo femminile a esserne più colpito.
Spesso se una donna persegue i suoi ideali e i suoi interessi, porta avanti una battaglia o raggiunge una determinata posizione, viene attaccata non nei contenuti, ma nel suo aspetto esteriore.
Potrei fare centinaia di esempi di episodi di body shaming ricevuti da donne più o meno famose.
Se fai caso alle parole usate, quasi mai si parla di competenze o risultati, ma per mettere in cattiva luce una donna, le si dice: grassa, brutta, vecchia, poco di buono e così via.
Lo so, è un qualcosa detto e ridetto, ma un uomo è mai stato attaccato perché ha i capelli bianchi o perché non è in forma?
Ecco, questo è body shaming.
Un’indagine promossa da Nutrimente Onlus ha messo in evidenza che il fenomeno riguarderebbe una donna su due, e che le parti del corpo prese di mira siano: gambe, fianchi, pancia e fondoschiena.
Ma il dato più preoccupante è che il 94% degli adolescenti ha dichiarato di sentirsi vittima di body shamnig.
Tra i più giovani non vi è differenza di genere: ragazzi e ragazze sono ugualmente vittime.
Questo dovrebbe far riflettere il mondo degli adulti: che esempio stiamo dando?
Chi pratica body shaming?
Di solito si tratta di individui che soprattutto in internet e nei social network, approfittando dell’anonimato, usano espressioni di odio e offesa verso altri.
Provano: rabbia, invidia e gelosia, sono loro stessi portatori di difficoltà.
Soprattutto, si tratta di persona con scarsa empatia, bassissima fiducia in se stessi e autostima.
Per questi individui l’essere umano è un oggetto, che può essere colpito e perseguitato nella sua apparenza.
L’interiorità non viene considerata, gli effetti nemmeno presi in considerazione.
Nella maggioranza dei casi, si nascondono dietro l’anonimato di uno schermo, tendono a ignorare le conseguenze delle loro parole, questo significa che hanno anche difficoltà nel riconoscere la portata del proprio agito.
In altre parole: il body shaming è messo in atto da persone fragili, con poca consapevolezza di se stessi, verso persone altrettanto fragili.
Conseguenze psicologiche.
Come per ogni forma di bullismo e di violenza, gli effetti del body shaming sono profondamente negativi per chi lo subisce.
Il nostro corpo è la prima cosa che il mondo vede di noi, essere attaccati per le proprie caratteristiche fisiche spesso si traduce in serie difficoltà di auto-accettazione e nell’interazione con gli altri.
Tuttavia, anche individui che appaiono forti e sicuri di sé, possono subirne i danni.
Infatti, la caratteristica principale del body shaming è quella di essere moltiplicata dal web, quindi la continua esposizione a messaggi denigratori da parte di sconosciuti e non, potrebbe portare chiunque a mettere in dubbio se stesso.
Da un punto di vista psicologico le conseguenze più gravi del body shaming riguardano:
Ansia e stress: ciò che viene detto, i modelli a cui si è esposti e gli standard con cui si viene valutati, influenzano la rappresentazione mentale del proprio corpo, che risulta essere sempre distorta e inadeguata.
Depressione: quando si riconosce una dissonanza tra il proprio corpo e il modello imposto, nasce un profondo senso di insoddisfazione che poi si traduce in vergogna e bassa autostima, che facilmente induce a stati depressivi.
Disturbi alimentari: perseguire a tutti i costi l’ideale, estetico genera un’eccessiva e negativa attenzione alla propria alimentazione, che porta all’insorgenza di disturbi anoressici o bulimici.
Cosa fare se si è vittima di body shaming.
Il continuo confronto con la “perfezione” esposta nei social, genera una marea di giudici spietati verso gli altri e se stessi.
D’altronde tutti hanno insicurezze, ma spesso le vittime di body shaming sono persone estremamente sensibili al giudizio altrui, per questo soffrono di più per una critica.
Inoltre, in una società in cui apparire è fondamentale, pensare di avere un difetto fisico, o avere qualcuno che lo rimarca continuamente, diventa drammatico.
Di seguito puoi trovare alcuni semplici consigli che puoi mettere in atto se senti di essere vittima di body shaming:
1. Non sei solo il tuo corpo
Ognuno è unico.
Ogni difetto è parte integrante della propria persona. Siamo la somma di corpo, mente e emozioni, non dimenticarlo mai!
2. Ridimensionare i social.
I social network sono solo degli strumenti: possono azzerare le distanze, permettere di mantenere relazioni, conoscere novità del mondo, ma non sono vita reale.
Se senti che condizionino negativamente le tue giornate o i tuoi pensieri e le tue emozioni, prendine le distanze.
Ricorda che la vita vera è fatta di relazioni autentiche, non di apparenza o foto perfette.
3. Denuncia e chiedi aiuto.
Se senti di essere vittima di body shaming, parlane chiedi aiuto. Agisci per vie legali se necessario.
Difenderti è un tuo diritto e un atto d’amore verso te stess*.
4. Supera gli stereotipi.
Abbandona ogni stereotipo culturale.
Il tuo scopo è perseguire il tuo benessere psicofisico. Cerca di superare i tuoi sistemi di credenze e le tue convinzioni limitanti.
Tutto quello che desideri, la migliore versione di te stess*, non corrisponde a uno standard.
5. Sostegno psicologico
Se il malessere è troppo forte e va ad intaccare i diversi ambiti della tua vita, allora è il caso di rivolgersi ad un* psicolog*.
Quando si percepisce insoddisfazione o senso di frustrazione è possibile lavorare su se stess* per perseguire il proprio benessere.
Un percorso psicologico può aiutarti ad affrontare i cambiamenti necessari per la tua crescita personale e superare il disagio.
La psicoterapia può essere il primo passo per ottenere una maggiore consapevolezza di se stess* e una sana autostima.
Conclusioni
Per concludere vorrei ribadire che ognuno è unico e che tutti hanno il diritto e dovere di amare se stess*. Sempre e comunque.
Chiedere aiuto e dire NO a certi comportamenti, è il più grande atto di coraggio che una persona può fare.
Se senti di essere vittima di body shaming o di avere giudizi troppo negativi riguardo a te stess* e a chi ti circonda, non esitare a rivolgerti a un* psicolog*.
Se vuoi puoi contattarmi compilandola pagina Contatti di questo sito oppure scrivimi tramite la mia pagina facebook – Dott.ssa Mariangela De Rogatis – sarò ben lieta di esserti d’aiuto.
A presto.
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